I bambini a tavola non si comportano spesso come i genitori vorrebbero. Si muovono in continuazione, alcuni giocano, altri sono lenti o vogliono mangiare solo quello che vogliono loro. Insomma, molte volte questo momento è vissuto dai genitori con forte stress. Questa difficoltà porta poi molte mamme e molti papà a creare abitudini scorrette. Instaurare un buon rapporto con il cibo sin dall’infanzia è molto importante per prevenire patologie alimentari serie, come l’anoressia o l’obesità. Creare un buon clima a tavola è però anche importante per una questione di benessere famigliare. Continui litigi e tensioni sicuramente non sono un buon alleato se si vuole che i bambini a tavola ci stiano volentieri. Ecco, quindi, qualche consiglio.
Bambini a tavola: si mangia perché si ha fame e per stare insieme
A volte i genitori chiedono ai bambini di mangiare perché si deve in quanto “è l’ora del pranzo o della cena” ma in realtà non è un buon motivo per convincere a stare a tavola un bambino che non ha fame. Il motivo principale che dovrebbe spingere i bambini a stare a tavola è che a tavola si mangia per saziarsi. Per questo motivo è utile chiedersi se è stato gestito bene il momento della merenda. Se i bambini hanno mangiato troppo a merenda, è probabile che non abbiano fame e facciano quindi più storie per mangiare. Se, invece, hanno mangiato troppo poco a merenda e, quindi, hanno troppa fame, meglio dare un piccolissimo spuntino pre-cena: niente cibi calorici a ridosso del pasto e preferire una verdurina o un grissino.
Un secondo motivo importante è che si mangia a tavola per il piacere di stare insieme, di ritrovarsi per condividere la propria giornata. Quindi può accadere che non si ha ancora molta fame ma ci si siede a tavola per condividere questo rito. Ai bambini è importante sottolineare questo aspetto, chiedendo di sedersi ma non pretendendo che mangino se non hanno fame. Ne deriva inoltre che i bambini a tavola devono trovare un clima possibilmente disteso! Se si continua a rimproverare o a litigare, ovviamente, diventa difficile motivare i bambini a stare a tavola senza troppe storie. Vi suggerisco di leggere l’articolo “Due giochi per allenare le funzioni esecutive (l’inibizione): da fare a casa o in classe” perché contiene un’idea di gioco divertente che si può fare quando i bambini sono a tavola per rendere il clima più piacevole. Provare per credere
Bambini a tavola: rifletti sulle tue abitudini alimentari di genitore
I bambini a volte vengono sgridati per comportamenti che gli stessi genitori mettono in atto, a volte inconsapevolmente. Quindi è necessario fermarsi un attimo per riflettere sulle proprie abitudini di genitore perché i bambini tendono a riproporre i modelli che osservano. Se i genitori sono abituati a riempirsi il piatto di grandi quantità di cibo, lo faranno anche i figli perché indotti a farlo; se in casa non ci sono orari e si mangia a tutte le ore, i figli faranno altrettanto; se uno dei due genitori o entrambi non mangiano verdure, è probabile che anche i figli sviluppino una certa avversità per gli ortaggi; se ancora i genitori mangiano davanti alla tv, anche i figli impareranno a farlo.
Tuttavia a volte capita che i figli finiscano per fare esattamente l’opposto di ciò che viene richiesto dai genitori e questo succede se gli viene imposto o proposto con eccessiva ansia. Se ad esempio la mamma ci tiene molto ad un’alimentazione salutare fatta di frutta e verdura, potrebbe irrigidirsi se la figlia gradisse sperimentare dolci o altri cibi, e reagire quindi eccessivamente; oppure se teme che il figlio non mangi abbastanza potrebbe finire per rincorrere il bambino pur di farlo mangiare; se il papà finisce per arrabbiarsi in occasione dei pasti perché vuole che i figli stiano seduti a tavola fino a che tutti abbiano finito, potrebbe favorire inconsapevolmente un’antipatia verso il momento del pasto consumato a tavola; oppure ancora se vige l’obbligo di mangiare tutti i cibi anche se non piacciono, il rischio è che il bambino sviluppi un rifiuto indotto verso di essi.
I bambini possono sviluppare cattive abitudini con il cibo anche perché a volte i genitori sono troppo permissivi e non stabiliscono alcune regole chiare e fattibili in tema di alimentazione. Per esempio si mangia a tavola e non sul divano, si guardano i cartoni solo dopo aver terminato il momento del pasto, ecc. Leggi anche “Dare limiti e regole ai bambini: 5 esempi di regole“.
Cosa ne pensate? Quali tipi di difficoltà incontrate voi a tavola con i vostri bambini?
Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)
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