Chi ha più di un figlio sa che gestire i litigi tra fratelli o sorelle può essere molto difficile. L’esperienza di molti genitori è di sentirsi un po’ in trappola in quanto non c’è momento che uno dei protagonisti del conflitto non lo chiami per lamentarsi di quanto subito o per punire l’altro. Anche i genitori più pazienti e tolleranti possono davvero trovarsi invischiati in queste dinamiche e avere la sensazione di non riuscire più a gestire i litigi tra i figli. Con questo articolo voglio darvi 3 consigli su ciò che è importante fare per gestire al meglio i litigi tra fratelli e, quindi, per non impazzire.
Permetti ai figli di litigare
Un primo elemento importante è non vedere l’esperienza del litigio come qualcosa di negativo, ma piuttosto come un’esperienza di apprendimento relazionale ed emotivo molto importante. Tramite il conflitto con un’altra volontà, i bambini entrano in contatto con la propria individualità ma scoprono anche di non essere gli unici al mondo: in poche parole imparano a stare con gli altri. Cercate, quindi, di evitare la tipica frase “Non litigate!” perché non è un bene che fate a loro. Piuttosto passate il messaggio che stanno facendo una cosa importante e che devono, quindi, imparare a farlo nel modo più efficace possibile. Guarda il video “Si può dire ai figli che litigare fa bene?”.
Offriti come aiuto nella soluzione del conflitto
Una volta passato questo messaggio, offriti come aiuto nella soluzione del loro conflitto. Potete dire per esempio “Avete bisogno di aiuto nel mettervi d’accordo? Vedo che state arrivando a toni poco utili per risolvere i problemi”. Se la risposta è sì, andate da loro e fatevi raccontare cio’ che è successo senza prendere le parti di nessuno. Aiutateli semplicemente a chiarire cosa è successo favorendo la comunicazione tra loro. Per un approfondimento su cosa fare a questo punto, leggi anche “Litigi tra bambini: il metodo maieutico“. Se dicono di no, lasciali gestire da soli quel momento.
Stabilisci in anticipo alcune regole
A volte i bambini sono molto bravi a portare i genitori all’esasperazione costringendoli a intervenire. Se avete letto l’articolo su come funziona il metodo maieutico per la gestione dei litigi tra fratelli, sapete che meno il genitore interviene, meglio è, oppure che deve intervenire come dicevo al punto precedente. Come fare, quindi, quando i figli arrivano a mettersi davvero in pericolo oppure urlano talmente tanto da infastidire anche il più paziente dei genitori? Può essere utile stabilire in anticipo, in un momento di calma, alcune regole importanti per mantenere un buon clima famigliare, comprese le conseguenze in caso di mancato rispetto. Per esempio può essere che si deve tenere un volume non eccessivamente alto della voce quando si è in spazi comuni: ne consegue che se i due contendenti non sono in grado di abbassare il volume, il litigio deve continuare nella loro stanza. Oppure se la regola vieti di lanciare oggetti di casa, nel caso in cui ciò avvenga i bambini devono sapere che a quel punto il genitore deve intervenire per interrompere il litigio con la modalità decisa in precedenza (Leggi anche “Punizione positiva e negativa: significato“). E’ sempre, però, importante concedere del tempo per autoregolarsi da soli.
Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)
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