E’ molto frequente che i bambini piccoli, intendo nella fascia di età 2-5 anni, facciano varie proteste quando è il momento di lavarsi i denti. Ne so qualcosa anch’io perché i miei due figli, entrambi anche se in modi diversi, mi hanno ripetuto spesso “Non voglio lavarmi i denti!”.

Mantenere la calma in quelle situazioni, soprattutto se si ha fretta o si è stanchi, non è per niente facile lo so. Però vi racconto alcune strategie che sono state più utili nel gestire la situazione e ottenere la sua collaborazione.

Non vuole lavarsi i denti? Aiutalo con una routine

La prima strategia è creare una routine, cioè lavare i denti sempre dopo un’altra azione che anch’essa si ripete e prima di un’altra. Potrebbe essere, per esempio, dopo aver tolto il pigiamino e prima di andare a dormire, oppure dopo i cartoni e prima di uscire, oppure dopo la lettura di un libro e prima di mettersi il pigiama. Non importa quali azioni prendete come riferimento, l’importante è che la struttura si ripeta.

La routine per lavare i denti non deve essere troppo rigida

La seconda strategia è accettare qualche strappo alla regola, soprattutto nei momenti di maggiore opposizione. In quelle occasioni chiedevo a mio figlio se, per esempio, oggi preferisse lavare i denti dopo il pigiama anziché prima. Questo bastava per farlo sentire accolto e ascoltato e quindi ottenere la sua collaborazione durante il lavaggio dei denti. Va bene la trasgressione, ma l’importante è non farla troppo spesso e in tempi troppo diversi.

Rendi il momento del lavaggio dei denti più magico

Se tuo figlio non vuole lavare i denti, ti assicuro che rendere il momento dell’appuntamento in bagno per la preparazione serale, un momento e un luogo piacevole è una strategia vincente. Per esempio io accendevo la musica, oppure ogni tanto compravo uno spazzolino o un dentifricio nuovo, oppure creavo insieme a loro delle immagini carine da appendere in bagno e cambiare di tanto in tanto.

Se non vuole lavare i denti trasforma quel momento in gioco

La quarta strategia che mi è stata spesso utile è il gioco. Un bambino di 2-3 anni ama giocare e, quindi, più si riesce a trasformare quel momento in un gioco, più è probabile che il bambino collabori. Facciamo qualche esempio di gioco?

  • Oggi laviamo i denti a….. e il bambino deve scegliere di essere un animale.
  • Mugugnare una canzoncina mentre si lavano i denti, quindi, con la bocca chiusa e poi la mamma o il papà indovina la canzone
  • Guardiamo o contiamo i microbi nella schiumetta del dentifricio dopo averla sputata.
  • Per gli amanti dei numeri, contiamo i secondi nelle diverse fasi (dai 5 ai 10 secondi per mettere il dentifricio sullo spazzolino, dai 30 ai 60 secondi per spazzolare, dai 5 ai 10 secondi per sciacquare la bocca, dai 5 ai 10 secondi per sciacquare lo spazzolino)
  • Laviamo i denti prima ad una bambola e poi al bambino
  • Facciamo a turno, io lavo i denti a te e tu li lavi a me
  • Ogni volta che lavi i denti, attacchiamo un adesivo sulle piastrelle, oppure uno sticker su un percorso, oppure un disegnino sullo specchio o altro con i colori appositi.

Insomma, più fantasia si ha, più il momento lavaggio denti diventa divertente.

Fai qualche strappo alla regola!

La quinta strategia se non vuole lavare i denti, è lasciar perdere ogni tanto e permettere di andare a dormire o uscire di casa senza aver lavato i denti. Questa ovviamente è una mossa che può essere un po’ pericolosa perché crea un precedente. Cioè nella mente del bambino può crearsi l’idea che quindi si può sfuggire alla regola. Ma mi sono accorta che in realtà questo “lasciar perdere” ogni tanto in situazioni particolari (si arriva a casa tardi, siamo troppo di corsa al mattino, serata di altre super crisi) vale molto più la pena di irrigidirsi e arrivare a lotte di potere estenuanti. Alla fine, l’importante è ritornare il giorno dopo a riprendere la routine e con uno stato d’animo migliore tutto è più facile.

Cosa ne pensi di queste idee? Fammelo sapere nei commenti! E, un consiglio aggiuntivo, non dire a tuo figlio che se non lava i denti lo dovrai portare dal dentista! Perché questo è un ottimo modo per aggravare la situazione e fargli venire la paura del dentista!

Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)

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