Come è noto a tutti, andare a scuola e fare i compiti non sempre è un’attività piacevole e desiderata dai bambini o dai ragazzi. Addirittura alcuni bambini sembrano davvero odiare la scuola e tutto ciò che ha a che fare con l’apprendimento. Ma cosa ci può essere alla base? Per alcuni bambini diventa un fattore determinante la paura di sbagliare davanti ai compagni, che si manifesta nel diventare oggetto di svalutazione sociale.
Occorre, quindi, cercare di riconoscerla attraverso l’osservazione dei comportamenti attraverso i quali si manifesta.
Alcuni bambini possono nascondere la paura di sbagliare attraverso il perfezionismo. Questi bambini non terminano l’attività finché non è perfetta, secondo l’idea che si sono fatti loro. In questo modo, cioè evitando di tralasciare qualcosa o controllando e ricontrollando, evitano di trovarsi nella situazione in cui qualcuno possa avere da ridire sul loro operato. Nei casi limite addirittura non riescono a terminare l’attività procrastinando sempre di più.
Un altro modo in cui la paura di sbagliare si può manifestare è il pessimismo difensivo. Con questi termini si intende una strategia di difesa dell’individuo che cerca di proteggere l’immagine che uno ha di sé. Questi bambini o ragazzi disinvestono tutto ciò che ha a che fare con l’apprendimento ritenendolo inutile e ostile. Sentono, quindi, che poco possono fare per trarre gioia dall’apprendere e si accontentano di ottenere risultati minimi. Un’altra modalità in cui si manifesta il pessimismo difensivo è rifugiarsi nel proprio immaginario, togliendo l’attenzione a chi veicola l’apprendimento per dedicarla ad attività preferite. E’ il caso dei bambini continuamente disattenti (ma non con un Disturbo Specifico di Attenzione e Iperattività).
La paura di sbagliare si manifesta anche attraverso strategie di autolimitazione o sabotaggio. Si tratta di tutti quei comportamenti che hanno l’obiettivo di fare andar male il compito per poi associare ad essi la causa dell’insuccesso. Ad esempio i bambini o i ragazzi che adottano tali strategie tendono ad esitare, perdere tempo, impegnarsi prima dell’esame o dell’interrogazione in attività che non centrano con la preparazione o che addirittura peggiorino il proprio benessere psicofisico. Altri interventi possono essere perdere o trascurare il materiale scolastico o tentare di catturare le attenzioni degli altri compagni facendo sciocchezze o disturbandoli.
Tra le modalità più distruttive per fuggire dalla paura di sbagliare ritroviamo la rinuncia all’apprendimento che può portare ad un vero e proprio abbandono della scuola. A questo punto i bambini o i ragazzi assumono un atteggiamento drastico di “non far nulla” che lascia spazio a pochi tentativi di incoraggiamento. Quando questo arriva all’eccesso vi è l’abbandono della scuola.
La paura di sbagliare quando diventa una costante dell’atteggiamento scolastico influisce inevitabilmente in modo negativo sulla motivazione che, come sappiamo è uno dei motori fondamentali dell’apprendimento. Si viene a creare così un circolo vizioso negativo che sarebbe opportuno interrompere. Come? ne parlerò in un prossimo articolo.
Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)
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Bibliografia: “Paura di sbagliare, pessimismo difensivo e motivazione scolastica” in Rivista “Difficoltà di apprendimento” 15/04, 2010.
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